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Come fare un TimeLapse

Più o meno sappiamo tutti cosa sono i TimeLapse: quei filmati in cui la velocità sembra "accelerata", cioè in pochi secondi, massimo qualche minuto, si vede l'evolvere di una scena che nella realtà è durata molti minuti, ma a volte anche ore o giorni o, perchè no, mesi!

 

La tecnica consiste nell'effettuare degli scatti cadenzati regolarmente nel tempo per poi unirli in un unico filmato. Il risultato finale è sicuramente d'effetto, soprattutto con alcuni tipi di soggetti. Ormai diverse fotocamere (sia compatte sia pro o semi-pro) sono in grado, con pochi accorgimenti, di creare questo tipo di effetto. In fondo i timelapse sono un po' un anello di giunzione tra la fotografia ed i video. Ma quali sono gli accorgimenti per creare un timelapse? Negli ultimi giorni mi sono voluto cimentare con questa tecnica di ripersa e qui sotto vedete il filmato realizzato con il primo giorno di prove.

Il primo timelapse: 409 immagini legate insieme ad una velocità di 25 al secondo. Cercavo una scena con elementi "umani" (come le macchine) ed il cielo con le nuvole. Inoltre ho cercato un'inquadratura che avesse grandi differenza di luminosità (es cielo e terra) per gestire le modifiche delle immagini ed applicarle a tutta la serie. Un po' di fortuna con l'areo che è passato lasciando la scia che poi si sposta verso di me.

I timelapse:

Per chi non li conoscesse i timelapse sono dei filmati, il più delle volte di qualità HD, che riproducono l'evolversi di un evento in un tempo minore rispetto a quello reale. Avete mai visto quei filmati in cui in pochi secondi si vede lo sbocciare di un fiore oppure in pochi minuti si vede la costruzione di un edificio che, nella realtà, è avvenuto in diversi mesi di tempo? Questi sono i timelapse.

 

Si scattano tante (ma tante !!!) fotografie ad intervalli regolari. E' necessario adottare alcuni accorgimenti per poter ottenere un buon risultato finale (ve ne fornisco qualcuno poco più in basso) e le possibilità di realizzare bellissimi filmati è più che altro legato alla nostra fantasia. Il "trucco" è nel legare queste immagini in un unico filmato in cui le immagini si susseguiranno ad una velocità di 25 per ogni secondo. Vi fornisco qualche dettaglio in più:

Ecco qualche consiglio utile per creare i timelapse:

Prima di iniziare a scattare mi sono documentato in rete. Sapevo quali fossero i "principi" dei timelapse, ma avevo bisogno di conoscere gli accorgimenti necessari per non commettere una valanga di errori, almeno in fase di ripresa. Vi ripropongo quella che è stata la mia, seppur brevissima per il momento, esperienza.

 

E' fondamentale l'uso del treppiedi. Sembra banale dirlo, ma è meglio non dare nulla per scontato. Anche dei piccolissimi movimenti della fotocamera in fase di ripresa possono rendere vano il lavoro. Ci potremmo trovare a dover cestinare anche centinaia e centinaia di scatti per non aver fissato in maniera perfetta la nostra fotocamera. A braccetto con quanto ho appena detto va la necessità di trovare un punto di appoggio che non si muova e che non "vibri" su cui predisporre il treppiedi (pensate a girare un timelapse in barca?!?). Quando si sarà raggiunta una certa esperienza si potrà provare a modificare il punto di ripresa utilizzando, ad esempio, delle teste che permettano dei movimenti micrometrici controllati.

 

Fondamentale è anche l'impiego di un intervallometro o, almeno, di uno scatto a distanza che ci consenta di fotografare senza toccare minimamente la macchinetta per evitare qualsiasi pur minimo spostamento durante le riprese. Rispetto al semplice comando a distanza è sicuramente più comodo l'intervallometro: si decide quanti secondi devono passare tra uno scatto e l'altro e poi ci si può relativamente disinteressare dell'attrezzatura fino al termine delle riprese. In alternativa si può usare uno scatto flessibile o un comando a distanza di altra natura, ma in questo caso saremo noi a dover scattare ad intervalli regolari ogni singolo fotogramma. Essendo le prime prove e non avendo, quindi, acquistato un intervallometro, mi sono trovato proprio in questa seconda situazione.

 

Tante schede di memoria sono irrinunciabili. Soprattutto se pensate di voler in postproduzione applicare degli effetti come le zoomate, dovrete scattare ad altissime risoluzioni. Se facciamo due rapidi calcoli vediamo che per ogni secondo di filmato servono 25 immagini, per ottenere un risultato finale di 3 minuti saranno necessarie 25 immagini per 180 secondi: 4.500 fotografie totali (ammesso di non non effettuare tagli a fine o inizio ripresa, altrimenti ne dovremo scattare molte di più). Capite quanto spazio occorre? E aggiungerei "povero otturatore"!!!

 

Per lo stesso motivo è necessario avere con sè batterie di ricambio ed, altrettanto importante, è montare la fotocamera sul treppiedi in maniera tale che si possa aprire il vano delle batterie e cambiarle senza togliere la macchinetta dal treppiedi stesso.

 

Passiamo alle impostazioni della fotocamera. Sappiamo che le immagini tra loro devono rimanere il più uniformi possibili. Per far questo dobbiamo escludere l'autofocus che oltre ad essere inutile potrebbe diventare dannoso se durante gli scatti la fotocamera cambiasse la messa a fuoco. Sempre per la sua inutilità in questa situazione, si deve escludere lo stabilizzatore. Per quanto riguarda l'esposizione mi sento di consigliare quella manuale nel caso in cui il lasso di tempo in cui effettuate le riprese sia relativamente breve, altrimenti affidatevi agli automatismi (ricordandovi sempre di tenere a mente quale sarà l'evoluzione della scena man mano che il tempo passerà).

 

Una particolare attenzione deve essere riservata ai tempi di esposizione. Deciso il lasso di tempo che deve intercorrere tra uno scatto e l'altro, fate in modo che il tempo di esposizione non sia più alto di questo, sarebbe impossibile tener fede all'intervallo di scatto impostato!

 

Ma che tempo deve intercorrere tra uno scatto e l'altro? Questo dipende molto dalla scena che andate a fotografare. Capite da soli che c'è una differenza tra lo sbocciare di un fiore, il sorgere della luna o il traffico di un incrocio. Vi consiglio di fare qualche prova (e di cercare le impostazioni che altri fotografi hanno utilizzato prima di voi) nei giorni precedenti a quello in cui farete le riprese per il timelapse.

 

In post produzione faremo sicuramente qualche piccolo aggiustamento dei livelli delle immagini. Il mio consiglio è di utilizzare un programma che permetta, una volta ottenuto il risultato che vogliamo sul primo scatto, di applicare le stesse impostazioni a tutte le immagini scattate. Io ho usato Lightroom.

 

A questo punto non rimarrà che realizzare il filmato. Con un qualsiasi software per creare presentazioni (io ho usato il gratuito Windows Movie Maker) basterà importare tutte le immagini ed impostare la velocità di ogni fotogramma per far sì che in ogni secondo del filmato appaiano 25 fotogrammi (quindi 0,04 secondi per ogni scatto).

Gli esempi di questa pagina:

Le immagini sono state scattate con Canon EOS 50D. Montata su treppiedi Manfrotto 190 e testa 488. L'obiettivo era il Canon EF-S 17-55 f/2.8. Ho impiegato lo scatto a distanza con filo Canon RS-60 e ho scattato un'immagine ogni 2 secondi con l'ausilio di un cronometro. Immagini elaborate in sequenza con Adobe Lightroom 5. Successivamente sono state montate con Windows Movie Maker ad una frequenza di 25 fps (fotogrammi al secondo).